Il respiro è l’urgenza primaria della nostra esistenza. Prima della sete e della fame sentiamo la mancanza del soffio vitale, processo chiaro e inspiegabile che si perpetua migliaia di volte al giorno indipendentemente dalla nostra consapevolezza. Sentire il respiro di qualcuno nel sonno è un miracolo che si rinnova, che conforta e al tempo stesso palesa il filo tenue a cui siamo appesi. Misura perfetta di quanto la nostra vita sia legata all’impercettibile equilibrio di un meccanismo preciso e fragile. Riportato improvvisamente alla ribalta da un virus eclettico e imprevedibile che nel giro di due mesi ha dato uno scossone piuttosto energico al nostro mondo anestetizzato di mercato e superficialità votati alla negazione contro ogni evidenza di morte e sofferenza.
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